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Luciano Lelli
Valore e funzionalità della letteratura
Che cosa vale, a che cosa serve la letteratura (intesa soprattutto nella sua accezione di scrittura narrativa e in versi), oggi, in questo Terzo Millennio ormai pervenuto a fase di stanca e sfiduciata adolescenza? Il primo impulso spingerebbe a sostenere che la letteratura sta attraversando una stagione alquanto disgraziata, di devitalizzazione, di marginalizzazione dal ‘focus’ dei processi culturali prevalenti
(continua ...)
Pubblicazione: 13 04 2023


Luciano Lelli
Funzione civilizzatrice della letteratura all'esordio del Terzo Millennio
Nel contesto non esaltante di una contemporaneità la quale, invece di progredire, inclina a precipitare in un processo di catabasi, per quanto concerne la componente spirituale della persona umana, la vocazione alla cultura alta, il sentimento della bellezza come valore apicale in grado di apportare luce e salvezza, il saggio si interroga sulla funzione che la letteratura può esplicare all'inizio (moscio) di questo Terzo Millennio. Molti aspetti e risvolti vengono indagati in ottica sincronica e diacronica, ricorrendo quale referente concettuale con frequenza alle teorizzazioni di Roman Jakobson. A conclusione dell'argomentazione il saggio conferma che per una esistenza autentica, sostanziata di dignità, ogni persona umana e le comunità necessitano della letteratura quale arte in grado di esaltare i valori della parola come Logos, di riverberare nella contingenza dell'esserci di ciascuno e di tutti l'aroma del divino che in ogni persona umana probabilmente alberga
Pubblicazione: 01 06 2016

Luciano Lelli
Dall'arte della filosofia alla filosofia in arte: metamorfosi di Luciano Nanni in Nanni Menetti
Questo saggio ripercorre criticamente il cammino culturale e artistico compiuto finora da Luciano Nanni, studioso e docente universitario di problematiche estetiche ed epistemologiche, poeta, artista iconico attivo negli ultimi trent'anni in sperimentazioni tra le più originali e dense di consapevolezza culturale del panorama artistico contemporaneo (chirografie e criografie, queste in collaborazione con la natura/gelo e la ri-denominazione di sé come "Nanni Menetti"). Il filosofo e l'artista in Nanni (Menetti) intrecciano gli itinerari di ricerca, conoscenza ed espressione con coerenza e sequenzialità presso che "uniche", apportando ai fruitori un flusso ininterrotto di illuminazioni intellettuali e stimolazioni estetiche: nel merito di questioni capitali quali la comunicazione, la mimesi, la rappresentazione, l'artisticità, la cultura, .....
Pubblicazione: 24 11 2015


Gian Antonio Stella
La dittatura dell'incuria
Ai professionisti della politica, salvo lodevoli eccezioni individui non adusi a fornicare con la cultura, sfugge una evidenza che invece dovrebbero tenere al centro della loro propensione operativa. Si dà un nesso primario, inestricabile, tra bellezza e qualità della vita. Ambienti urbani degradati, massificati, ridotti a formicai, ove neppure traluce una stilla di bellezza, inevitabilmente generano turpitudine morale, inclinazione a mali pensieri e azioni, ottundimento degli spiriti. La cultura, come coltivazione rigorosa e integrale della tensione al bello e alla conoscenza insita potenzialmente nella configurazione umana di ciascuno, è componente essenziale nel rendere la vita degna d'essere vissuta. Essa, tra l'altro, se praticata con lungimiranza, favorisce anche la risoluzione delle attualmente sempre più angustianti problematiche economiche
Pubblicazione: 20 06 2012 (in Corriere della Sera, 4 marzo 2012)


Luciano Lelli
Bellezza e arte nei paradigmi della contemporaneità
L'ampio saggio prende le mosse da una querelle sulla comprensibilità dell'arte contemporanea ed allarga la sua prospettiva d'indagine tentando di conferire una salda fondazione ai concetti capitali di bellezza e arte mediante una puntigliosa indagine storica circa le principali concezioni professate in argomento. Si sofferma a seguire su alcune teorie dell'arte che hanno sostanziato nel Novecento la ricerca in proposito e, dopo avere investigato la relazione strutturale tra arte e religione, perviene alla corroborazione d'una tesi a varie riprese emersa e sostenuta, che tutta l'arte autentica, a prescindere dalla collocazione cronologica, è contemporanea
Pubblicazione: 22 03 2011


Giovanni Reale
Davanti all'antica basilica è evidente il fallimento dell'arte contemporanea
L'illustre filosofo si interroga sui motivi della "crisi dell'arte contemporanea", con riferimento "contrastivo" a un capolavoro eccelso quale il Sacro Monte di Varallo, pervenendo alla conclusione che essa è generata dall'oblio dei valori fondanti la condizione umana e dalla conseguente egemonia, imperante, di nichilismo e relativismo
Pubblicazione: 04 01 2010 (in il Giornale, 23 novembre 2009)


Giorgio Sandri
Nanni Menetti o del compimento ultimo della mimesi

Con riferimento alle creazioni iconiche di Nanni Menetti, artista tra i più originali e "concettuali" nel panorama della pittura contemporanea, uno studio rigoroso sulla mimesi, nella sua oscillazione tra imitatio ed electio
Pubblicazione: 06 09 2009 (in parol - quaderni d'arte e di epistemologia)


Franco Marcoaldi
Il fantasma della bellezza/1. Tzvetan Todorov
Intervista a Todorov, sollecitato ad argomentare sulle tematiche trattate nel suo recente saggio La bellezza salverà il mondo, edito con tale titolo in Italia da Garzanti. Largamente condivisibili le osservazioni e le tesi dell'intellettuale francese di etnia bulgara. Il concetto di bellezza non è definibile in via puramente teorica; esso è lungo la storia notevolmente mobile, da Platone a sant'Agostino al suo insediamento entro il mondo dell'arte, alla scissione del rapporto di necessità con la medesima; si dà un nesso evidente tra estetica ed etica, anche se non bisogna enfatizzare all'eccesso la potestà dell'estetica di svolgere una funzione catartica nei riguardi dell'etica; l'assoluto individuale che sfocia nell'estetismo ha connotazione negativa, perché "la forma più comune di bellezza è legata alle relazioni umane"
Pubblicazione: 05 01 2013 (in la Repubblica, 21 giugno 2012)
 

Maurizio Ferraris
Che fine ha fatto la bellezza
Considerazioni stimolanti sul rapporto tra arte e bellezza. Secondo l'autore, in particolare per la rivoluzione apportata da Duchamp, esse hanno divorziato e la bellezza è traslocata in altri settori della attività umana. Stanno proprio così le cose? Non credo. Perché Ferraris omette qui di definire il concetto di bellezza, legato, forse a una idea statica e ontologica della stessa. In effetti arte e bellezza, entità mobili, convivono in serenità e fecondamente. Gli operatori estetici che si beano nel dissigillo del connubio, in effetti producono paccottiglia e marginalia
Pubblicazione: 31 08 2011 (in la Repubblica, 26 aprile 2011)


Gianfranco Ravasi
Artisti. Decoratori o cercatori di Dio?
Una densa argomentazione, di grande spessore speculativo e informativo, sulla funzione degli artisti nel contesto della cultura contemporanea, con scandaglio gettato sul rapporto infranto, da ripristinare nella sua perduta pregnanza, tra arte e dimensione religiosa. Di tale imprescindibile esigenza è consapevole non solo la Chiesa, per secoli committente e fruitrice delle più mirabili espressioni dell'arte (iconica, musicale, verbale) ma anche i più ispirati artisti del Novecento.
Pubblicazione: 15 01 2011 (in Avvenire Agorà Idee, 8 novembre 2009)


Michel Maffesoli
Esultiamo, Dioniso è tornato. E' un'orgia di idee e passioni
Una magnifica provocazione del pensatore francese, spirito libero e lungimirante, incentrata sulla suggestione del ritorno di Dioniso sulla scena della contemporaneità. Ciò significa estetizzazione dell'esistenza, diffusione capillare dell'arte nella vita quotidiana, attenzione al qualitativo, rifiuto della produttività, ribellione contro la devastazione degli spiriti
Pubblicazione: 29 05 2010 (in il Giornale, 14 dicembre 2009)


Luca Beatrice
Arte in crisi perché ha perso la manualità
Nei territori dell'estetica convive un ventaglio di interpretazioni. Mentre Luciano Nanni estetologo (alias Nanni Menetti artista figurativo) sostiene che, in ogni epoca della storia culturale, "l'artista non ha mani", il critico Beatrice ritiene che l'arte contemporanea sia in crisi, per difetto di manualità
Pubblicazione: 16 12 2009 (in il Giornale, 8 dicembre 2009)
 
       

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